Roads To Rhodes: #petaloudes [Πεταλούδες]

Il primo impatto di Rodi, specie se la si osserva durante la stagione estiva, rimanendo a zonzo sulle sue spettacolari coste, è quella di un’isola brulla, bruciacchiata dal sole imperterrito e secca, dato l’esiguo numero di giorni di pioggia nei mesi centrali dell’anno.

Non appena ci si addentra all’interno l’isola sprigiona con forza tutto il suo cuore e anima verde. Già sulla strada per Monolithos si erano palesate le grandi pinete con aghi brillanti verde smeraldo; qui a Petaloudes la Natura prende il comando e ti conduce in una piccola Amazzonia, famosa per la riproduzione di una precisa specie di lepidottero, la Euplagia quadripunctaria [falena dell’edera], comunissima anche qui in Italia. L’escursione è bellissima, già dall’avvicinamento, perché la strada si getta e serpeggia tra le pieghe orografiche delle colline ricoperte di fitta vegetazione, che prende linfa vitale dalle chiare e fresche acque del ruscello Pelecanos, che scorre formando un complesso e vivace sistema di cascatelle e pozze trasparenti che sono un piacere per l’anima.

Al mattino presto la riserva è solitaria e libera dai turisti più assennati e confusionari e percorrerla partendo dall’alto è agevole per osservare in pieno la natura e fotografare le farfalle che in questo periodo dell’anno non sono in numero cospicuo come in agosto, quando trascorrono il loro fecondo periodo riproduttivo e formano autentici sciami.

Per quest’occasione ho caricato in macchina un rullino di Fujicolor Natura 1600, pellicola ad alta sensibilità, adatta a queste zone di ombra e chiaro-scuri, che nei toni medi sprigiona delle piacevolissime tonalità calde verde-giallino, sovente un po’ metalliche.

Mi è piaciuta molto Petaloudes, perché infonde molta calma e serenità. Un capitolo aggiuntivo e inedito ad un’isola che, come la giri la giri, ti sorprende e ti affascina ad ogni curva. La riserva è curata e ben manutenuta e non presenta sfarzo turistico alcuno, almeno a fine settembre. Arrivati infondo, al laghetto con la bella cascatella, la si ripercorre in salita con un po’ di fiato in più e si riguardano particolari che erano sfuggiti, o ci si diverte a tradurre le numerose tabelle scritte in greco, con l’aiuto di apposita app e un po’ di Wikipedia.

Il premio finale è una abbondante limonata fresca, spillata dal fusto, alla TABEPNA della riserva, un casotto tutto in legno al riparo dal sole, in mezzo ad ulivi secolari. Gita meravigliosa e appagante.


Butterflies, Farfalle, Fotografia, Fujifilm, Grecia, Natura, Petaloudes, Rodi
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