Come descritto nel precedente articolo Artena: andata e ritorno, Rocca Massima rappresentava la porta verso il cielo per questo esperimento di fotografia astronomica con le nuove X-T5.
Aspettative altissime. La giornata seppur un po’ calda sembrava promettere bene, tanto che nel pomeriggio operiamo uno scouting approfondito del sito fotografico, girovagando in macchina alla ricerca del punto di osservazione migliore: linea di orizzonte libera, elementi naturali a compendio dell’inquadratura, assenza di luci di disturbo, possibilità di decollo del drone per inserire giochi di luce in lunga esposizione. Tutto bello, tutto rigoroso, tutto studiato a tavolino.
La realtà ci regala uno scenario un tantino diverso… Dopo la cena alla Locanda dell’Arcangelo, ristorante terrazzato con vista spettacolare su mezzo Mar Tirreno e Castelli Romani; dopo una svolazzati fotografica al tramonto, verso le 22.00 ci rechiamo belli carichi al sito prescelto come campo di gara fotografico e… cielo lattiginoso di scirocco, luce biancastra opalescente, stelle assenti. Una sòla fantozziana memorabile.
Provo a fare uno scatto di prova, simulando esposizione e parametri astronomici; fotogramma completamente slavato che sembrava giorno. Cala il silenzio, facce torve, sommessi smadonnamenti in lingua arcaica… Smontiamo tutto e torniamo al Casale dei Priori con le pive nel sacco.
“Questa è meglio che non la raccontiamo”… e invece eccola qua. Rimangono gli scatti con il Mini 4 Pro ad un paese che tutto sommato neanche è un gran che dal punto di vista architettonico. Che poi, tra l’altro, bastavano le previsioni meteo e il non farci prendere da facili entusiasmi… Torneremo sul pezzo agguerriti, questa volta però a Campo Imperatore.
